Bari: l'enorme e misteriosa "Villa Torrebella", ex casa di cura neuropsichiatrica
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mercoledì 16 novembre 2016
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di Angela Pacucci - foto Antonio Caradonna
L’annuncio è possibile scovarlo anche su Internet: descrive una struttura di 3mila metri quadri a cui si devono aggiungere i 7mila del parco che la circonda. Si estende su 4 livelli e si compone di ben 85 locali, tra cui una mensa e alcuni depositi al piano seminterrato. Insomma parliamo di un edificio enorme, che ovviamente siamo andati a visitare. (Vedi foto galleria)
Per raggiungere la villa è necessario prendere dalla tangenziale via Bitritto, la strada che dopo aver costeggiato lo stabilimento della Birra Peroni, porta a Santa Fara. Prima di prendere il sottopassaggio che conduce in via Generale Bellomo, sulla sinistra si apre una strada chiusa: una specie di complanare di via Tararella. Qui, percorsi qualche centinaio di metri, si trova l’edificio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quella che si staglia davanti a noi è effettivamente una delle più maestose ville di Bari. Si sviluppa su quattro piani separati da una cornice aggettante e circondati da finestre caratterizzate da semplici persiane coronate da architravi. Tutti gli elementi strutturali sono di colore bianco e si stagliano su un dominante rosso sbiadito. A coronamento dell’edificio, come detto, si trova un torrino belvedere avvolto da piccole arcate: alcune sono cieche, altre impreziosite da vetrate colorate che non hanno però retto bene al passare del tempo.
Un elegante ingresso permette di accedere alla villa, ma proprio mentre ci accingiamo a superare il cancello in ferro battuto soprendentemente aperto, notiamo sulla destra una targa dorata con su scritto: “Casa di cura Torrebella neuropsichiatria”. In effetti l’annuncio letto su Internet parlava della villa come un’ex clinica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Entriamo e ci troviamo in un posto “magico”, che fino a qualche decennio fa sorgeva in piena campagna, ma che ora si affaccia proprio su quell’asse nord-sud che vista l’ultimazione del nuovo ponte, promette di diventare ancora più trafficata. Ma qui dentro è ancora il silenzio a dominare. Siamo immersi nella natura, tra palme nane, cycas e pini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Scendiamo dall’auto per procedere su un sinuoso vialetto che ci conduce ai piedi della villa. Siamo in un cortile con numerose panchine e dinanzi a noi si aprono due scalinate monumentali. Prendiamo la prima che ci porta su un’ampia balconata da cui si scorge la cupola di Santa Fara. Qui troviamo una porta a vetri. Non riusciamo a mantenerci dallo sbirciare dentro: ciò che vediamo è un grande tavolo sul quale giacciono diverse scatole di medicinali, pillole e bottiglie capovolte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E qui la nostra visita diventa misteriosa. Siamo in un edificio in vendita, ex casa di cura, che però mantiene ancora la targa di un posto dove si curano i malati psichiatrici e all’interno del quale è possibile rintracciare ancora farmaci. Eppure siamo immersi nel silenzio e non sentiamo alcuna voce, anche se effettivamente il cancello è aperto. Insomma questo posto è abitato o meno?
Per dare una risposta al nostro dubbio non possiamo che continuare la visita dell'immobile. Scendiamo dal terrazzo e ci imbattiamo in un portone. Proviamo a bussare e incredibilmente ci viene ad aprire un’anziana suora vestita di grigio. Un po’ confusi le chiediamo se allora la casa di cura è ancora aperta. «No, non c'è più niente qui – ci risponde -. La clinica non è più attiva da 5 anni e ora in questa grande villa ci abitiamo solo in tre. Io assisto il vecchio proprietario. L’edificio è in vendita, ma nessuno lo vuole».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La religiosa ci nega però il permesso di entrare e così non ci resta che abbandonare questa inquietante ex casa di cura neuropsichiatrica, così grande e così vuota.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Angela Pacucci
Angela Pacucci
Foto di
Antonio Caradonna
Antonio Caradonna
I commenti
- massimo - un articolo davvero strano complimenti per la dritta
- Fabio - Nel giardino ci sono "cycas", si scrive così, non "chicas. In quanto alla villa, considerando le atrocità spesso commesse nelle cliniche psichiatriche (lager sarebbe più corretto), è ovvio che nessuno la acquisterà mai.
- Antonella - Bellissima villa. Grazie Per questo articolo. Peccato che questa villa sia nascosta in tutta la sua bellezza e storia.
- Marilena - La storia ha qualcosa che non convince ... se costasse davvero 30000 euro priva di vizi di forma ... come minimo dovrebbe essere acquistata per farne un nuovo luogo di cura e benessere .. nonostante una storia forse inquietante . Dunque vorrei sapere se possibile di piu
- BARINEDITA - Cara Marilena, la villa non costa 30mila ma 3 milioni di euro. Purtroppo ci eravamo fidati del sito di annunci di Repubblica che parlava di un prezzo di 10 euro a metro quadro (ma era un errore). Abbiamo corretto subito l'articolo (dopo mezz'ora dalla pubblicazione) e come può vedere non c'è più alcun riferimento al costo dell'immobile. Cordiali saluti.
- giuan - peccato che il prezzo sia di 3.200.000
- MorgiusDJ (tg GHOST) - Come appassionato del mistero, mi piacerebbe saperne di più. Io ed il mio team cerchiamo luoghi misteriosi e sarebbe davvero bello fare una indagine all'Interno. Ma i vecchi proprietari? I loro nomi, la storia e la causa dell'abbandono?